Nel mondo della numismatica, le monete commemorative rivestono un ruolo di grande significato, non solo per i collezionisti ma anche per la valorizzazione della cultura storica e artistica di un paese. Oggi vogliamo esplorare una particolare moneta da 1000 Lire, coniata nel 1994: la moneta dedicata a Jacopo Tintoretto. Chi era questo straordinario artista e quale valore ha oggi la sua rappresentazione numismatica? Scopriamolo insieme.
Jacopo Tintoretto: Un Maestro del Manierismo
Jacopo Tintoretto, il cui vero nome era Jacopo Robusti, è riconosciuto come uno dei più grandi pittori della Repubblica di Venezia e uno degli esponenti principali dell’arte manierista. Nato nel 1518, Tintoretto si distinse per la sua capacità di combinare il realismo con l’espressionismo, creando opere che trasmettono emozione e drammaticità. La sua morte nel 1594 segna la fine di un’epoca, ma la sua arte continua a vivere e ispirare.
La decisione di coniare una moneta commemorativa in suo onore nel 1994 per celebrare il 400° anniversario dalla sua morte evidenzia l’importanza culturale di Tintoretto nella storia dell’arte italiana e mondiale. Questa moneta non è solo un oggetto da collezione, ma serve anche a mantenere viva la memoria di un genio che ha ampliato i confini dell’espressione artistica.
Dettagli della Moneta Commemorativa
La moneta da 1000 Lire Jacopo Tintoretto è stata realizzata in argento con una composizione di 835/1000. Ha un diametro di 31,4 millimetri e un peso di 14,6 grammi. Essendo coniata esclusivamente per i collezionisti, questo esemplare non è mai stato destinato alla circolazione comune. Esteticamente, la moneta presenta due facce distintive che celebrano l’artista.
Il dritto della moneta mostra il busto di Jacopo Tintoretto all’interno di una cornice ovaliforme, arricchita dalla scritta “JACOBVS TINCTORETTVS VENETVS PICTOR CELEBERR 1594 – 1994”. Questa scritta rende omaggio non solo all’artista ma anche al periodo storico in cui visse. Ai lati dell’ovale si legge “REPUBBLICA ITALIANA”, mentre in basso troviamo la firma dell’autrice della moneta, Maria Angela Cassol.
Sul rovescio, invece, si trova la riproduzione dell’opera “San Giorgio e il Drago”, un capolavoro di Tintoretto. In questa parte, sono incise le date 1594, anno della morte di Tintoretto, e 1994, anno di conio. Non mancano anche il valore nominale di L.1000 e la scritta “TINTORETTO”, che conferisce ulteriore identità a quest’oggetto da collezione.
Oggi, un esemplare in Fior di Conio della moneta da 1000 Lire Jacopo Tintoretto può raggiungere un valore di mercato di circa 80 euro. Per coloro che non sono familiari con il termine “Fior di Conio”, si riferisce a monete che non presentano graffi o segni di usura, mantenendo quindi un aspetto perfetto e brillante.
Conclusioni e Valore Culturale
In sintesi, la moneta da 1000 Lire dedicata a Jacopo Tintoretto non è solo un pezzo della nostra storia numismatica, ma anche un’evidenza tangibile dell’impatto che questo grande artista ha avuto sull’arte e sulla cultura. Il suo valore non risiede solo nel metallo prezioso, ma anche nel significato culturale e storico che porta con sé. Per i collezionisti e gli appassionati d’arte, possedere un esemplare di questa moneta è un modo per mantenere viva la memoria di un maestro senza tempo.